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Salendo verso il Bozano |
Viste le previsioni meteo che davano un paio di giorni senza la minaccia dei temporali, mercoledì siamo nuovamente saltati in macchina alla volta delle
Alpi Marittime, dove da tanti anni non mettevo più piede.
Sul
Corno Stella ero stano a fine anni '80 con Aldo, Bat e non ricordo più chi altro, a fare la allora criticatissima via di Flaviano Bessone "
Il barone rampante".
A inizio anni 2000 è stata la volta della via "
Lucifero" la bella linea tracciata da M.Schenone, A.Ferrante, E.Galizio, S.Vergoli, sulla parte NE del
Monte Stella in compagnia di M.Arata, C.Voena e M.Lerma.
Poi ancora un lungo periodo dedicato principalmente alla falesia, quando pensavo alle multipitch mi avviavo automaticamente verso la Valle d'Aosta, trascurando sempre le Marittime, forse perché da me meno conosciute.
Adesso che le mie spalle non ne vogliono più sapere di strapiombi e difficoltà, con la Ci abbiamo pensato di riprendere ad andare in montagna, a fare delle vie #over60 come dice Angelo Abbo, e cosi è nata l'idea di andare al
Rifugio Bozano per fare una via sul Corno.
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Gias del saut ed il versante SO dell'Argentera |
Siamo cosi saliti con calma, anche perché più forte non riuscivamo visti gli zaini più carichi del solito, in 2:40 al rifugio, dove siamo stati accolti con esuberante simpatia da Marco il custode, in quel momento unico essere vivente in zona oltre ad una coppia di scalatori sul Corno, che pace che tranquillità, le condizioni ideali per riprendere confidenza con questi meravigliosi monti. Alla sera siamo in cinque a gustare un'ottima cena con tanto di antipasto di melone e dolce finale.
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La Ci si rilassa dopo la salita al rifugio |
Ci gustiamo anche un liquore di timo
home made e chiediamo consigli e conferme per la via del giorno dopo, abbiamo deciso di fare "
Regalaci un sorriso + Giacugià" sullo zoccolo del Corno e poi scendere seguendo la cengia mediana, Marco ci conferma l'ottima scelta come primo approccio e per digerire la cena facciamo una sfida a ping-pong dove Marco vince inesorabilmente stracciandomi per ben tre volte consecutive.
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Una partita aping-pong a 2453 m. |
Viene l'ora di andare a nanna, abbiamo una stanzetta tutta per noi, ma quando mi corico incomincio ad avere dei sintomi poco piacevoli al basso ventre e mi assalgono dei brividi strani, penso sia la quota e cerco di dormire, a mezzanotte mi sveglio scosso da brividi che non riesco a trattenere e batto i denti, cerco tra i medicinali un antipiretico ma non riesco comunque a dormire e mi sale un gran mal di testa, che notte di M!
Alle 6:30 i nostri vicini si preparano ad uscire e scendiamo anche noi per fare colazione, mi sembra di stare un po' meglio, ma la Ci insiste per scendere perché dice che sono uno straccio ed è stupido cercare di provare a salire comunque la via.
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Il Corno Stella e al centro l'evidente linea di "Regalaci un sorriso" |
Così in un'alba radiosa noi invece di salire scendiamo, ma è stata la scelta giusta perché dopo poco sono assalito da forti dolori di pancia e nausea e la discesa è stata un calvario.
Torneremo sicuramente all'attacco, perché le Marittime ci sono piaciute comunque tanto!
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