lunedì 10 novembre 2014

Sabato a Toirano, domenica a Finale

Questa mia situazione di fermo obbligato mi scombussola un po' tutti i progetti che mi ero fatto per l'autunno.
Quindi girovago tra sentieri e falesie in cerca di non so bene cosa. Dovrei stare fermo ad aspettare che tutto passi, ma poi mi lascio tentare dalla scimmia e mi dico che due tirelli facili, non mi possono far male ! ( non è esattamente così che bisogna fare )

Stefano Dondero su "Il Cagasotto" 7b+
Sabato, si decide per i Gumbi, in compagnia di Gianni e Laura (Red), fa ancora un po' caldo ma sui tiri facili si resiste bene. Incontriamo in falesia oltre a qualche visitor, anche Stefano Dondero con altri ragazzi della Sciorba.
Daniele Carbone su "Drake" 6a+
Passiamo la giornata sui tiri morbidi, con un po' d'invidia per Stefano, che invece impegnato a cerca di capire i movimenti del 7b+ di fianco a me, non curante del caldo.

Evidentemente ha capito subito tutto, perché al secondo giro stampa "Il Cagasotto", beata gioventù!
Intanto Daniele Carbone, uno degli amici di Stefano, sale con un breve attimo di indecisione, "Drake" 6a+ AV. 

Domenica, le previsioni davano acqua nel primo pomeriggio, quindi rimaniamo a Finale.
Saliamo alla Cengia degli androidi, un settore tranquillo in questo periodo, preso poi d'assalto in pieno inverno.
Quando arriviamo io e Ci il settore è deserto, mentre aspettiamo Gianni e Laura, mi guardo un po' attorno, la grotta che abbiamo salito all'interno della parete per poi sbucare sulla cengia è veramente caratteristica, peccato che il rumore dell'autostrada disturbi quest'armonia. Incominciamo ad arrampicare e come sempre rimango colpito dalla piacevole sensazione che mi restituisce il contatto con la pietra del finale.
Gianni Carbone su "Cyborg a Perti" 6c+
Saranno nostalgie del passato? O la roccia che è così bella che rapisce?
Fatto sta che ho (abbiamo) scalato a ripetizione, cercando di sfruttare il massimo del tempo prima dell'arrivo della perturbazione, che inesorabile alle 14:30 ha lasciato cadere le prime gocce d'avvertimento.
Facciamo frettolosamente lo zaino e scendiamo alla macchina, le gocce cominciano a diventare pioggia.


ATTENZIONE: sulla via "L'ultimo ringo" 6a (partendo dalla cengia) c'è un grosso nido di calabroni, visibile anche da terra.



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