giovedì 31 maggio 2012

Sicurezza dei fix per l'arrampicata in ambiente marino

da Planetmpuntain
Pubblicato il  29.05.2012 su Planetmountain, un problema che sta facendo riflettere e discute i più conosciuti e famosi chiodatori.
Penso sia indispensabile leggerlo e poi riflettere!!!

http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=39611

1 commento:

  1. Ritenendo, personalmente, Marco Pukli uno dei più esperti e meticolosi chiodatori che io conosca, ritengo interessantissima la mail che mi ha inviato in risposta al post.
    "Ciao Alessio.

    Grazie; purtroppo nell’articolo non ci sono
    informazioni sufficienti per farsi un’idea precisa: che tipo di chiodi di sono rotti, marca e modello;
    chi li ha messi, quando, come, eccetera.
    Ti faccio un esempio: qualunque fix da 10, se stretto troppo con la chiave, si spezza proprio
    come descritto. E se fosse andato qualcuno a ”serrare” i fix con una”chiave a cricchetto” perché giravano le placchette?
    In quel modo si riescono a rompere anche i fix da 14...
    Oppure: e se le placchette facevano una brutta leva? Abbiamo visto tutti
    fix messi in malo modo, tutti storti, con placchetta che fa una leva impressionante.
    Insomma, è necessario avere più informazioni, perché così
    potrebbe essere tutto ma anche niente.
    Resta il fatto che il problema degli ancoraggi in ambiente marino è noto da tempo:
    http://www.petzl.com/it/outdoor/news-0/2009/12/17/fate-attenzione-questi-ancoraggi

    Inoltre sappiamo che si trovano in commercio materiali di bassissima qualità,
    di ditte non sempre serie, prodotti chissà dove, che proprio non bisognerebbe mai comprare.
    Guardando per esempio quanto scrive Repetto Sport di Genova sul suo catalogo si può già farsene un’idea:

    “UNA INIZIATIVA PER FARE CHIAREZZA
    Poiché, anche giustamente, è il prezzo che invoglia all’acquisto e,
    spesso, articoli anche simili, di marche diverse hanno differenze anche
    vistose di prezzo, crediamo corretto informare i nostri Clienti sulla
    provenienza degli stessi.
    La nostra informazione segue una logica molto semplice. Dichiariamo
    il Paese di origine solo e direttamente dalla dichiarazione che
    compare sullo stesso:
    Made in………………..
    Tutte le altre diciture ad es. il nome della Ditta seguita dal Paese in cui
    tale Ditta è ubicata non lo riteniamo sufficiente come dichiarazione di
    effettiva fabbricazione nel Paese stesso.
    Ciò non significa che tale articolo non vi è fabbricato, significa che la dicitura
    non è sufficientemente chiara e quindi per noi è: “origine di produzione
    non dichiarata”.
    Sulla falsariga di tale iniziativa ribadiamo la nostra decisione di commercializzare,
    per quanto riguarda attrezzature tecniche, solo ed
    esclusivamente quelle di provenienza Europea o da Paesi nei quali le
    pratiche di montagna sono note e la fabbricazione dei materiali ha seguito
    la naturale filiera dell’esperienza e della capacità lavorativa.
    Quando sappiamo per certo che un articolo tecnico, viene costruito in
    certi Paesi orientali, ne cessiamo la commercializzazione non per preconcetti
    di qualunque tipo ma, esclusivamente, per i motivi che abbiamo
    già accennati.
    Se, per ipotesi, ci viene proposto l’acquisto di una maglia rapida
    (maillon rapide) di provenienza cinese ad un prezzo allettante per
    l’acquirente , non lo preferiamo al prodotto francese che da decenni
    assicura professionalità, ricerca e sicurezza.
    Anche se, purtroppo, risulterà un po’ più caro.
    J: Giappone
    CE: Comunità Europea
    CH: Svizzera
    CI: Cina
    D: Germania
    E: Spagna
    F: Francia
    FIN: Finlandia
    GB: Inghilterra
    H: Ungheria
    I: Italia
    IL: Israele
    IRL: Irlanda
    MAL: Malesia
    MD: Moldavia
    N: Norvegia
    NL: Olanda
    PAK: Pakistan
    RC: Taiwan
    RO: Romania
    ROK: Korea
    RP: Filippine
    S: Svezia
    SK: Slovacchia
    T: Thailandia
    TN: Tunisia
    USA: Stati Uniti
    VN: Vietnam
    WA: Galles
    XX: Non Dichiarato
    NP: Non Pervenuto”

    A presto
    Ciao

    Marco."

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