Sabato comincia all'insegna del tempo perturbato, a Rialto piove e a Finalborgo la fa da padrona l'umidità. La banda dei Mirki va a Erli con Geppe, Lallu e Mel. Adiamo anche io e Ci, ma partiamo con comodo. Quando arriviamo a Cerisola (così si chiama il paesino sovrastato dalla falesia), ci accoglie un tempo cupo. Visto che la strada dalla macchina alla falesia è poca andiamo a vedere.
La truppa è già tutta all'opera, Melanie ha già distribuito corde e rinvii ovunque e Geppe sta salendo su "Roccia Riccia" 7a. La Mel sta partendo su "Noko....." 7b che farà al secondo giro come se camminasse. Ma l'attenzione si sposta, poco dopo sui gemiti di Emanuele, che da secondo sale il 7a moschettonato da Geppe.
Andare a vista sembra non usare più per le nuove generazioni e forse non solo per loro. La via deve essere moschettonata, si chiedono informazioni sui passaggi, e si fa un giro da secondo per vedere come sono le prese. Come direbbe il buon Queirolo "la a vista è morta!".
Ma Emanuele è un giovane rampante con tanta voglia di arrampicare, sicuramente rientrerà nei canoni della vecchia e sana etica. Al secondo giro ci prova da primo, ma gli finisce la birra subito dopo il passo duro. Al terzo giro parte molto concentrato e arrampica bene tutta la via, BRAVO EMANUELE! che ti porti a casa il tuo secondo 7a (il primo è stato "Prostata depravata " 7a+ al Bauso di Veravo) tutt'altro stile. Adesso aspettiamo la prima performance a vista!
Nessun commento:
Posta un commento