giovedì 30 ottobre 2025

FINALE - new spot e restyling a Billy Bud


Gli amici svizzeri Anna e Mike, conosciuti da tutti nel territorio fnalese, per la loro operosità in fatto di chiodature, da qualche mese lavoravano al restyling della falesia Billy Bud attrezzata da Mauro Rossi nel 2016. Forse poco conosciuta o forse ritenuta povera di linee (4) e tutte piuttosto severe, era stata poco frequentata nel tempo. 

Anna e Mike hanno aggiunto alcune vie portando così il totale a 9 tiri, due dei quali facili per lo scaldo.



..."Ciao Alessio!

Alla falesia di Billy Budd, un posto poco frequentato, nonostante il bellissimo muro, abbiamo chiodato 5 nuove vie 😊:

  • BILLY THE KID” 7a, 25m*** (Anna&Mike - 2025)
  • "Il dente del leviatano"  7a 25m (Mauro Rossi 2016)
  • "Echi di sirene" 7b+ 25m (Mauro Rossi 2016)
  • "Bachi d'acqua stregati" 6c 25m (Mauro Rossi 2016)
  • HYDRA” 7a, 25m *** (Anna&Mike - 2025)
  • "Urla la bufera" 6c 25m (Mauro Rossi 2016)
  • ORION” 7a, 25m *** (Anna&Mike - 2025)
  • TOPO GIGIO “ 5c+, 20m ** (Anna&Mike - 2025)
  • ZOE” 5c+,20m ** (Anna&Mike - 2025)

I tiri attrezzati da Mauro Rossi li abbiamo ripuliti e dato un piccolo “restyling” per evitare l’attrito della corda ,sempre col permesso dell’ apritore. Grazie a Mauro per le quattro belle vie che meritano proprio una visita 👍

Buona scalata a tutti!

Anna e Mike

NOTE - La falesia è ideale per le mezze stagioni, in estate va in ombra verso le ore 13."


martedì 7 ottobre 2025

FINALE - 2 NUOVE VIE ALL'ORERA


Ciao Alessio, già dal Settembre 2024 avevo individuato 2 linee papabili

che si trovano nel settore sinistro ed esattamente tra ZANZIBAR e 
FANNI E DESFA. Le due vie si chiamano:
da sinistra:  QUEDENINTE e FANNI IN BELIN.
Ti allego una fotografia col tracciato delle due vie considerando che 
sono entrambe percorribili senza fare soste e sono lunghe circa una 
trentina di metri ciascuna, poco meno.
L'esposizione è NNE come per tutto il settore e le difficoltà sono:
QUEDENINTE >>> 6b
FANNI IN BELIN >> 5b con passo di 5c
breve descrizione:
QUEDENINTE:  parte subito a dx del pilastro dove si sviluppa 
Zanzibar e prosegue dritta superando sezioni molto verticali e in leggero 
strapiombo con appigli sovente difficoltosi e rovesci fino ad incrociare
la via Fanni e Desfa. Si mantiene poi nel centro della zona rossastra a dx
del diedro finale della Fanni e Desfa con bella arrampicata verticale su
discrete prese. Nella parte finale la via supera un piccolo strapiombo
solcato da una fessura non difficile. La valutazione globale è 6b più per 
la continuità che per i singoli passaggi che, a mio parere, in genere si
mantengono nell'ordine del 6a+.
FANNI IN BELIN:  parte sulla dx. di QUEDENINTE in prossimità di un
leccio e sale facilmente lungo uno spigolino che si tiene bene con la
mano sx. poi, dove incrocia la Fanni e Desfa, sale dritta insinuandosi in
un diedro fessura molto netto per uscirne infine sulla sx. sotto ad un
pronunciato tetto che si aggira con arrampicata un poco più atletica.
la valutazione non supera il 5b a parte un breve tratto di 5c.
NOTE:
Quando nel Settembre 2024 ho individuato questo tiro e mi sono calato 
dall'alto ho notato che in cima vi era una specie di sosta (vecchia e 
chiaramente abbandonata quasi fosse stato un tentativo non portato 
avanti) costituita da un resinato discretamente fissato alla roccia e da un 
foro con un chiodo senza resina (!!!). Nel calarmi ho visto che non vi era 
alcuna traccia di chiodi o di ulteriori lavori in corso, pertanto ho chiodato 
il mio tiro. Ho avvisato Thomas di questo fatto e anche lui mi ha 
confermato che non risultava nulla in quella zona e che il fatto di aver 
trovato un resinato in cima non volesse dire niente.
Poi il 9 Febbraio di quest'anno mi sono fracassato la caviglia sx e sono 
rimasto fuori dai giochi per qualche mese. A Luglio sono andato a salire 
le vie e le ho gradate. ieri sono andato per scrivere i nomi delle due vie 
e mi sono trovato una scritta (scritta da chi, lo ignoro) con un nome di
via poco comprensibile e che ho rigorosamente cancellato scrivendo il 
nome della via FANNI IN BELIN che ho tracciato nell'autunno scorso.

CHIODATURA:  Come sempre la chiodatura è medio-corta da un 
minimo di 1,80 ad un massimo di 2,20 e uso resinati da ponteggio di 
diametro 12, lunghi 14 cm. e parzialmente annegati nella roccia.
Le soste sono con catena e falsa maglia per la calata.

Ciao, a presto

Renato Berruti

lunedì 22 settembre 2025

FINALE -Una chicca dei Cravasard & C.

 

Una bella esperienza che covava da qualche tempo nel cassetto per i due instancabili Maurino e Geppe che, coadiuvati dal fido Angelo, si sono buttati nell'apertura dal basso di una via multi-pitch al Bric Spaventaggi. Dopo un periodo più o meno lungo, dedicando lunghe giornate in parete a momenti di inattività, hanno tirato fuori una via di 150 m. sul bordo destro della Placca di Shan-Gri-La.

GRANDI RAGA !

Non ci resta che andare a ripeterla!
 
BUONA SCALATA A TUTTI !

giovedì 28 agosto 2025

VALLÉE - vacanza breve con qualche news

La settimana scorsa siamo stati in Valle D’Aosta per qualche giorno alla ricerca di falesie dove non avevamo mai scalato, nonostante io e Ci avessimo già passato in Vallée parecchie vacanze scalatorie abbiamo trovato anche questa volta qualche angolino dove non eravamo mai stati.


Partenza lunedì mattina, la compagnia quella di sempre, Antonella, Gino e Francesco, destinazione Aymavilles dove abbiamo trovato alloggio.

1️⃣Primo giorno scegliamo una falesia vicino all’alloggio ed andiamo a Mont Ross meglio conosciuta come Ozein. Riusciamo a rubare 4 tiri su calcare, cosa abbastanza rara in Vallée. Qui ci ero stato 35 anni fa e mi ha fatto piacere ritornarci con la Ci. La falesia è composta da quattro settori: Grotta, A, B, C noi siamo stati nel settore C dove ci sono vie per tutti ed è di facile accesso. https://climbook.com/falesie/1521/ozein-c/vie



2️⃣Secondo giorno saliamo un brevissimo tratto della strada della Valpelline per poi inerpicarsi verso Excenex alla volta della falesia di Joe Mazza, questa volta ci fa compagnia anche il Giraf. La bellissima passeggiata ombrosa di “Ru-Neuf” che fiancheggia un simpatico canale soddisfa tutti, l’arrampicata esigente della falesia un po’ meno, ma il divertimento è la buona compagnia ci fa trascorrere un bella giornata, terminata poi davanti ad un panino ed un buon bicchiere di Torrette Gorsjean. https://climbook.com/falesie/3501/gignod-excenex/vie




3️⃣Terzo giorno, il meteo sembra volerci fare un brutto scherzo, cielo tutto coperto e pioggia incombente. Noi partiamo ugualmente alla volta della falesia di Vollein, dove ci è stato detto che si arrampica anche con la pioggia. Quando arriviamo il meteo sembra migliorare così ci fermiamo nel bel muro del settore Centrale, riusciamo a scalare un paio di tiri ma poi come da previsioni comincia a piovere, allora ci trasferiamo al settore Paradiso Perduto dove cerchiamo riparo sotto gli strapiombi. Proviamo un paio di tiri ma poi la pioggia aumenta di intensità e bagna le uscite degli unici tiri avvicinabili per noi. Pazienza facciamo un tour tra Porta Preatoria e Piazza Chanoux, in un’affollatissima Aosta dove riusciamo a stento a trovare un bar dove sederci per un pezzo di pizza e l’immancabile Torrette Superior. La falesia si divide in sei settori: Cartiera, Centrale, Destro, Paradiso perduto, Soleil e Bushido. Noi abbiamo scalato nei settori Centrale  un bel muro con vie medio facili; 

Vollein




Settore Centrale


e nel settore Paradiso perduto.


settore Paradiso Perduto (ex canyon)

4️⃣Quarto giorno, meteo così così, l’idea è di andare a vedere una nuova falesia in Val Valeille (Lillaz-Cogne) dal nome interessante "Tutto relativo". Quando arriviamo a Lillaz ci sono 12 gradi ed è nuvolo, la falesia è esposta a ovest ma le previsioni danno peggioramento, quindi rinunciamo e scendiamo qualche km alla volta della falesia di Epinel dove l’avvicinamento è zero ed in caso di pioggia saremmo vicini la macchina. La falesia si è divisa in tre settori: Concimaia, Prato e Alto. I primi due vicini alla strada, quello di destra molto facile una placca sdraiata, quello di sinistra è un muro verticale con vie cattivelle dal 6c al 7c. Il terzo settore un po’ più in alto con vie per tutti. Anche se la giornata è cominciata con toni bassi, anche qui alla fine ci siamo divertiti e abbiamo preso anche delle belle paghe. Noi abbiamo arrampicato al settore Alto  https://climbook.com/falesie/3451/epinel-alto/vie e nel settore Concimaia https://climbook.com/falesie/26906/epinel-concimaia/vie

Settore Concimaia

settore Concimaia

5️⃣ Quinto giorno, ritorniamo a Lillaz, parcheggiamo nel piazzale a pagamento, non ci sono parcheggi liberi a meno che non si voglia fare una lunga scarpinata. Saliamo per la Val Valeille per circa un km e poi prendiamo una traccia di sentiero su una pietraia abbastanza ripido segnato da ometti e ansimando arriviamo ai piedi della agognata falesia di "Tutto relativo". Il muro compatto e con abbondanti licheni preannunciano una scalata molto cattiva, sempre che si riesca a staccare i piedi da terra. sconsolati rinunciamo e riscendiamo al parcheggio. Gino, Francesco e Antonella decidono di scendere a Ozein, io e Cinzia optiamo per una camminata alle cascate di Lillaz dove non siamo mai stati insieme.

Cascate di Lillaz

Finisce così la nostra breve vacanza in Vallée.


venerdì 1 agosto 2025

FINALE - 16158 news

La settimana scorsa ero al telefono con la mia amica Bibo, e tra le varie chiacchiere mi informa che  da qualche tempo circola la notizia di un nuovo spot dalle parti di Finale, apparso su 8a.nu, ma non si riesce a capire dove sia e chi sono gli autori. Faccio un giro su Vertical-Life e trovo alcune realizzazioni fatte a Finale in una falesia dallo strano nome 16158. La Ci, più attenta di me ai particolari associa il nome al CAP di Ge-Voltri, e poi trova  il nome dell'autore su Instagram. Detto fatto contatto subito Thomas Imperatori che molto gentilmente mi da tutte le notizie in merito.


..." Ciao Alessio. Ti ho inviato le info del settorino. Abbiamo deciso di pubblicare tutto. Mano a mano che aggiungeremo tiri li pubblicheremo. Se ti servono altre info per recensire dimmi pure. Grazie "

ed eccole condivise con tutti Voi:

16158” nasce dal desiderio di attrezzare una falesia nel Finalese. La voglia di contribuire alla realtà dell’arrampicata sportiva locale,mantenendo quello che già esiste o come in questo caso creare un sito nuovo.

Era diverso tempo che tenevo d’occhio questo piccolo muro coperto dalle piante. Con l’aiuto di Cristiano Scrimaglio abbiamo iniziato un grosso lavoro di pulizia e cominciato ad attrezzare il tutto. Per ora abbiamo tirato fuori 5 linee che sicuramente aumenteranno nei prossimi mesi.

🔨 Il tutto chiodato con occhielli resinati RAUMER SUPERSTAR 316L. Soste alla francese.



Si tratta di un piccolo muro con poche linee, intense e di qualità, con uno sviluppo che va da 15 a 20 metri. Offre uno stile di arrampicata fisico e atletico con passi tecnici ed estetici su muro verticale e leggermente strapiombante, attraversando bombè su ottima roccia a buchi,gocce e qualche sezione a canne.

Base comoda, esposizione Est, ventilata, ottima nelle mezze stagioni e nella sere d’estate ( all’ombra dalle 13 circa).

Ecco le vie da dx a sx:


  1. Rustichella Monella 6c ⭐️⭐️⭐️⭐️/5 (C.Scrimaglio) Passo Boulder iniziale. Muro verticale a buchi, Bombè e sezione finale su placca grigia.
  2. Habibi 6b+ ⭐️⭐️⭐️/5 (C.Scrimaglio) Inizio in comune con “Rustichella Monella”. Segue a Sx su muro verticale a buoni buchi, bombè e ribaltamento su placca grigia a gocce.
  3. La Dura Vita del Bomber ⚽️ 7c ⭐️⭐️⭐️/5 (T.Imperatori) Muro bianco a buchi, due bombè intervallati da piccolo muro verticale.
  4. Leoni si Nasce 7b ⭐️⭐️⭐️⭐️/5 (T.imperatori) Partenza su prua con ribaltamento su muro verticale. Sequenza su canna (molto bella) continuità e movimento fino alla sosta.
  5. 200 KiloNewton 8a ⭐️⭐️⭐️⭐️/5 (T.Imperatori) Fessura su muro verticale fino a diedro di impostazione. Attraversa intenso muro e bombè.
L’avvicinamento è lo stesso che si utilizza per arrivate alla Caffettiera o al Bric del frate settore SX.Arrivati tra i due settori, lato monte vedrete il muro che spunta dalla vegetazione.

Pubblicheremo aggiornamenti man mano che verranno tirate su altre linee.

BUONA SCALATA A TUTTI!

martedì 15 luglio 2025

FRANCIA - una vacanza in Briançonnais


L'ultima volta che eravamo stati in questi bellissimi luoghi era stato cinque anni fa, periodo del post-Covid, siamo tornati con curiosità e piacere per visitare alcune di queste falesie di conglomerato e calcare che non avevamo avuto occasione di frequentare la volta scorsa.


Uno sguardo verso il Pelvoux-Vallouise

Abbiamo fatto campo base in un confortevole chalet nella periferia di Guillestre, abbastanza comodo alle falesie nei dintorni, un po' meno per quelle in alta valle.



La cumpa

Il primo giorno siamo stati alla falesia di "Le Simoust" un bel muro giallo di conglomerato piuttosto grosso, con tiri di 40 metri, molti dei quali si sviluppano in due tire separando così le parti iniziali più abbordabili da quelle finali strapiombanti e nettamente più dure, dando cosi la possibilità a tutti di scalare su ogni via. Una nota negativa è data dalla immensa quantità di polvere alla base. All'ombra dalle 10:30 per tutto il giorno. Elenco vie

Gino in azione

Stephanie sempre sorridente

Io & Ci

Francesco l'uomo di punta

Il secondo giorno siamo stati nella bellissima e selvaggia valle di "Les Sayes" una falesia di bellissimo calcare a tacche con un bel torrente alla base circondati da larici ed abeti un posto fantastico, ma le vie sono tutte piuttosto esigenti, anche se sulla carta ci sono tiri per tutte le tasche. Personalmente ho preso una bella legnata. Elenco vie (a sinistra della prima via riportata nel link ci sono ancora una decina di vie dal 6a al 6b+)




Il terzo giorno abbiamo fatto visita alla falesia di "Mount-Dauphin" una bella falesia di conglomerato che corre tutt'attorno alla montagnola ed ha diversi settori ed esposizioni, noi abbiamo scalato nei settori 5 e 7, il secondo nettamente più bello con linee di 30 metri a mio parere molto belle. in questi settori si sta all'ombra dalla mattina sino a metà pomeriggio. Elenco vie

un 7a psicologico

come sopra

Il quarto giorno abbiamo risalito nuovamente al valle per andare nella falesia di "Puy Chalvin" dove eravamo già stati nel luglio del 2020, un calcare molto compatto e di difficile interpretazione, ameno questa è l'impressione che ho avuto questa volta, avevo dei bei ricordi ma sono svaniti in un attimo e sono tornato con le orecchie basse. Elenco vie

Il quinto giorno il mio fisico ha detto: "fermati!" quindi giornata di riposo per me e Ci, mentre Gino, Francesco e Antonella hanno santificato tornando a Mount-Dauphin.



L'ultimo giorno siamo tornati a "Le Simoust" con delle buone intenzioni ma mi sono subito accorto che un giorno di riposo non era bastato. Abbiamo comunque arrampicato tutti ed ho provato uno dei 7a più belli, ma solo Francesco è riuscito nella performance.


recupero attivo fino al tramonto


La buona compagnia ha reso la vacanza allegra e spensierata e la settimana è praticamente volata, magari torneremo ancora per vedere di chiudere i tanti conti lasciati in sospeso.



BUONA SCALATA A TUTTI!


lunedì 23 giugno 2025

FINALE - il Canyon di Rian Cornei

 



Non pensavo proprio di ritrovarmi un giorno ad arrampicare in questa falesia, mi aveva sempre dato l’impressione di viscido e repulsivo, probabilmente motivato da quel velo umido che tinge un po’ la roccia e da una base cosparsa da muschi e piantine verdi tipiche degli stagni. Invece Giovedì scorso un po’ spinti dalla ricerca disperata di una falesia ombrosa che non fosse una delle solite, mi sono fatto convincere dai miei soci ad andare a vedere il “canyon di Rian Cornei” e devo confessare che la giornata è stata piacevole e divertente, favorita sicuramente dal vento secco che ha spirato per quasi tutto il giorno, condizioni indispensabili per poter scalare in un settore con la base nel letto (se pur asciutto) del Rio Cornei.



Le vie sono tutte attrezzate perfettamente con fittoni resinati e ottime catene per la calata. Abbiamo scalato 5 vie dal 6a al 7a e le abbiamo trovate divertenti, anche se i primi metri di alcune non fanno un bell’effetto a causa della roccia un po’ terrosa (prestare attenzione).

Tutte le info le potete trovare qui:

https://www.climbing.land/falesia/canyon-di-rian-cornei


BUONA SCALATA A TUTTI!

PIEMONTE - Airale news

Ieri siamo scappati calla caldazza ligure per andare in una falesia ai confini tra Piemonte e Valle d'Aosta, una falesia che sicuramente molti di voi già conoscono.


Siamo stati bene perchè c'era un bel venticello che rinfrescava e poi sotto quei castagni secolari c'è sempre abbastanza fresco.


Era da un po' che non ci andavamo ed abbiamo trovato alcuni tiri nuovi sull'estrema destra, molto interessanti, ho pensato quindi di aggiungerli in questo post:

Le vie da sx a dx: (dallo spigolo a destra di "Tien la Rosanna coll'Antonio"

  • J.U.lockdown 2020 7a
  • Burioni burlone 6c+
  • Kalypso 6b+
  • Little hero 5c+
  • Illustrissimo Anubi 7b
  • Dialet fauset 5a
  • Fra e Fra 6a
  • Al Brucio 5c
Le vie precedenti li trovate a questo LINK

BUONA SCALATA E BUONA FRESCURA A TUTTI!



sabato 29 marzo 2025

FINALE - Rocca di Corno Est (Ghiro) news

Finalmente dopo giorni e giorni di pioggia e tanta umidita la primavera incomincia a farsi sentire, gli alberi colorano il bosco con le loro fioriture ed il sole si fa più caldo. Incomincia quel periodo in cui è difficile scegliere la falesia giusta, il dilemma è sempre lo stesso, al sole fa caldo e all'ombra non si sta ancora proprio così bene.



L'ideale è una falesia esposta al sole al mattino e all'ombra al pomeriggio, uno di questi settori l'abbiamo riscoperto ultimamente, dico così perché nonostante siano più di quarant'anni che frequento il finalese devo essere stato li solo un paio di volte anni fa. Il sole rimane fino alle 13:00 a scaldare le ossa e poi ombra fino al tramonto.



Ad attirare nuovamente la nostra attenzione sono state le nuove vie chiodate ultimamente ma in tempi diversi, Gerry Fornaro, C. Giorgioni e C. Scrimaglio hanno chiodato un tiro che rievoca un po' lo stile classico degli anni '80: "Ti Bombo" 7b.

Mentre Matteo Felanda ha chiodato due tiri che vanno ha cercare linee più moderne e strapiombanti: "Cliff'em All" 6c+ e "Rudolf 43" 7a+

in blu le nuove vie


La falesia offre anche molti altri tiri di difficolta varie, troverete l'elenco completo e i consigli per l'avvicinamento sulla guida FINALE Climbing di Marco Tommasini da dove ho copiato spudoratamente una porzione del disegno per aggiungere le vie in oggetto.


BUONA SCALATA A TUTTI!


venerdì 7 febbraio 2025

SICILIA - A San Vito lo Capo con ansia




Quest’anno abbiamo deciso di cominciare l’anno arrampicando sulle bellissime falesie siciliane di San Vito lo Capo, località che portiamo nel cuore e frequentiamo da parecchi anni.



Le scogliera di Salinella lunga parecchi chilometri, Monte Monaco e tutte le altre pareti di bellissimo calcare negli anni trasformate in falesie dove centinaia  di Climbers hanno messo mano negli anni chiodando tantissime vie, al momento se ne contano più di 1200.



La bellezza di poter arrampicare a pochi metri dal mare in un paesaggio unico e meraviglioso purtroppo ha un rovescio della medaglia molto pericoloso: corrosione dovuta alla salsedine. Chi ha cominciato a chiodare le prime linee e poi tutti quelli che sono seguiti negli anni, non hanno immaginato che la salsedine potesse in breve tempo corrodere i fittoni artigianali o gli spit, non si sono posti il problema perché forse allora non si pensava (o non si era a conoscenza) che su determinati acciai la corrosione potesse provocare danni così devastanti.


Sosta molto artigianale

Sosta su due punti entrambi precari

Sosta discreta ma sue punti scollegati


Purtroppo la situazione è piuttosto precaria in diversi settori della lunga scogliera di Salinella e non solo, ormai non è un più mistero per nessuno, è evidente agli occhi di tutti che la situazione sta degenerando. Durante la nostra lunga vacanza abbiamo arrampicato in quasi tutti i settori e abbiamo trovato molte piastrine e fittoni aggrediti da tacche di ruggine e purtroppo è solo quello che si vede alla luce del sole, ma quel che preoccupa di più è la parte invisibile, quella nella parte che è dentro la roccia, dove nessuno può sapere quanto sia avanzato lo stato di corrosione. 

La chiodatura della maggior parte delle vie risale a più di vent’anni fa, fatta per lo più con fittoni ricavati in modo artigianale ritorcendo una filo d’acciaio (?) di 6 o 8 mm e le soste sono fatte con altrettanti mezzi artigianali e spesso con un solo punto di ancoraggio a cui, in alcune situazioni, è stato affiancata in seguito, senza alcun criterio, una piastrina con falsa maglia.

Circa tre anni fa sono state richiodate alcune linee con fix di acciaio inox nelle vicinanze del campeggio, sono state sostituite alcune vecchie soste qua e là dove erano più pericolose, e alcune vie sono state già chiodate utilizzando fittoni e resine adeguati, ma possiamo comunque dire che circa il 60% delle vie, da noi arrampicare, sono in condizioni di avanzato degrado.

Locandina dell'iniziativa appese in falesia


Da non molto però, è partita un’iniziativa (privata?) di raccolta fondi REBOLT SAN VITO LO CAPO 2025 in collaborazione con "S.V. CLIMBING" & LA "CLIMBING HOUSE" per la riqualifica di questo bellissimo sito di scalata, trovate tutte le spiegazioni ed i responsabili per questa iniziativa in questo link: REBOLT SAN VITO LO CAPO 2025.

di seguito alcuni dettagli del progetto:

..."OBIETTIVI E TRAGUARDI DEL PROGETTO
L'obiettivo del progetto è quello di mantenere San Vito completamente sicura per la comunità globale di oltre 5.000 alpinisti all'anno provenienti da Polonia, Germania, Inghilterra, Italia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, America, Australia e Francia, utilizzando il titanio per il rafforzamento e il ripristino delle vie più utilizzate e popolari a San Vito Lo Capo, tra cui Grotta Calamanchina, Grotta dei Santi, Portella delle Vacche ecc...
La costruzione sarà realizzata con l'assistenza delle guide alpine ufficiali siciliane, Mirto Monaco (https://www.alpineguidesitaly.com/mirto-monaco/) e Marco Puleo (www.guidaalpinasicilia.com); Il lavoro dettagliato e tecnicamente difficile prevede non solo la richiodatura nuova o parziale, ma anche la rimozione di rocce, chiodi arrugginiti, detriti e l'assicurazione contro il futuro deterioramento delle "prese" causato dalla vicinanza al mare."

Nella speranza che l'iniziativa per la riqualificazione di una così bella location per la scalata venga presto messa in atto (si parla di Marzo/Aprile 2025) e le falesie tornino in condizioni di sicurezza, ricordiamo a tutti che l’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, e che si rimanda all’arrampicatore stesso il giudizio di fattibilità del percorso scelto per la sua performance.



BUONA SCALATA ATUTTI !