sabato 29 marzo 2025

FINALE - Rocca di Corno Est (Ghiro) news

Finalmente dopo giorni e giorni di pioggia e tanta umidita la primavera incomincia a farsi sentire, gli alberi colorano il bosco con le loro fioriture ed il sole si fa più caldo. Incomincia quel periodo in cui è difficile scegliere la falesia giusta, il dilemma è sempre lo stesso, al sole fa caldo e all'ombra non si sta ancora proprio così bene.



L'ideale è una falesia esposta al sole al mattino e all'ombra al pomeriggio, uno di questi settori l'abbiamo riscoperto ultimamente, dico così perché nonostante siano più di quarant'anni che frequento il finalese devo essere stato li solo un paio di volte anni fa. Il sole rimane fino alle 13:00 a scaldare le ossa e poi ombra fino al tramonto.



Ad attirare nuovamente la nostra attenzione sono state le nuove vie chiodate ultimamente ma in tempi diversi, Gerry Fornaro, C. Giorgioni e C. Scrimaglio hanno chiodato un tiro che rievoca un po' lo stile classico degli anni '80: "Ti Bombo" 7b.

Mentre Matteo Felanda ha chiodato due tiri che vanno ha cercare linee più moderne e strapiombanti: "Cliff'em All" 6c+ e "Rudolf 43" 7a+

in blu le nuove vie


La falesia offre anche molti altri tiri di difficolta varie, troverete l'elenco completo e i consigli per l'avvicinamento sulla guida FINALE Climbing di Marco Tommasini da dove ho copiato spudoratamente una porzione del disegno per aggiungere le vie in oggetto.


BUONA SCALATA A TUTTI!


venerdì 7 febbraio 2025

SICILIA - A San Vito lo Capo con ansia




Quest’anno abbiamo deciso di cominciare l’anno arrampicando sulle bellissime falesie siciliane di San Vito lo Capo, località che portiamo nel cuore e frequentiamo da parecchi anni.



Le scogliera di Salinella lunga parecchi chilometri, Monte Monaco e tutte le altre pareti di bellissimo calcare negli anni trasformate in falesie dove centinaia  di Climbers hanno messo mano negli anni chiodando tantissime vie, al momento se ne contano più di 1200.



La bellezza di poter arrampicare a pochi metri dal mare in un paesaggio unico e meraviglioso purtroppo ha un rovescio della medaglia molto pericoloso: corrosione dovuta alla salsedine. Chi ha cominciato a chiodare le prime linee e poi tutti quelli che sono seguiti negli anni, non hanno immaginato che la salsedine potesse in breve tempo corrodere i fittoni artigianali o gli spit, non si sono posti il problema perché forse allora non si pensava (o non si era a conoscenza) che su determinati acciai la corrosione potesse provocare danni così devastanti.


Sosta molto artigianale

Sosta su due punti entrambi precari

Sosta discreta ma sue punti scollegati


Purtroppo la situazione è piuttosto precaria in diversi settori della lunga scogliera di Salinella e non solo, ormai non è un più mistero per nessuno, è evidente agli occhi di tutti che la situazione sta degenerando. Durante la nostra lunga vacanza abbiamo arrampicato in quasi tutti i settori e abbiamo trovato molte piastrine e fittoni aggrediti da tacche di ruggine e purtroppo è solo quello che si vede alla luce del sole, ma quel che preoccupa di più è la parte invisibile, quella nella parte che è dentro la roccia, dove nessuno può sapere quanto sia avanzato lo stato di corrosione. 

La chiodatura della maggior parte delle vie risale a più di vent’anni fa, fatta per lo più con fittoni ricavati in modo artigianale ritorcendo una filo d’acciaio (?) di 6 o 8 mm e le soste sono fatte con altrettanti mezzi artigianali e spesso con un solo punto di ancoraggio a cui, in alcune situazioni, è stato affiancata in seguito, senza alcun criterio, una piastrina con falsa maglia.

Circa tre anni fa sono state richiodate alcune linee con fix di acciaio inox nelle vicinanze del campeggio, sono state sostituite alcune vecchie soste qua e là dove erano più pericolose, e alcune vie sono state già chiodate utilizzando fittoni e resine adeguati, ma possiamo comunque dire che circa il 60% delle vie, da noi arrampicare, sono in condizioni di avanzato degrado.

Locandina dell'iniziativa appese in falesia


Da non molto però, è partita un’iniziativa (privata?) di raccolta fondi REBOLT SAN VITO LO CAPO 2025 in collaborazione con "S.V. CLIMBING" & LA "CLIMBING HOUSE" per la riqualifica di questo bellissimo sito di scalata, trovate tutte le spiegazioni ed i responsabili per questa iniziativa in questo link: REBOLT SAN VITO LO CAPO 2025.

di seguito alcuni dettagli del progetto:

..."OBIETTIVI E TRAGUARDI DEL PROGETTO
L'obiettivo del progetto è quello di mantenere San Vito completamente sicura per la comunità globale di oltre 5.000 alpinisti all'anno provenienti da Polonia, Germania, Inghilterra, Italia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, America, Australia e Francia, utilizzando il titanio per il rafforzamento e il ripristino delle vie più utilizzate e popolari a San Vito Lo Capo, tra cui Grotta Calamanchina, Grotta dei Santi, Portella delle Vacche ecc...
La costruzione sarà realizzata con l'assistenza delle guide alpine ufficiali siciliane, Mirto Monaco (https://www.alpineguidesitaly.com/mirto-monaco/) e Marco Puleo (www.guidaalpinasicilia.com); Il lavoro dettagliato e tecnicamente difficile prevede non solo la richiodatura nuova o parziale, ma anche la rimozione di rocce, chiodi arrugginiti, detriti e l'assicurazione contro il futuro deterioramento delle "prese" causato dalla vicinanza al mare."

Nella speranza che l'iniziativa per la riqualificazione di una così bella location per la scalata venga presto messa in atto (si parla di Marzo/Aprile 2025) e le falesie tornino in condizioni di sicurezza, ricordiamo a tutti che l’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, e che si rimanda all’arrampicatore stesso il giudizio di fattibilità del percorso scelto per la sua performance.



BUONA SCALATA ATUTTI !

martedì 17 dicembre 2024

FINALE - Due linee storiche richiodate da Anna Enrich nel 2024

La sempre attivissima Anna, tra l'estate e l'autunno, ha dato nuova vita due linee da molti anni dimenticate. Linee che hanno fatto la storia dei primi anni della scalata Finalera.
Anna at work

La prima è stata praticamente scovata in mezzo alla vegetazione dove se ne era persa ogni traccia ma, mai dire mai!

La linea di "Immaginazione"


> IMMAGINE  Via di tre tiri risalente al Gennaio 1989 a Bric Scimarco (R.Dapelo - M.Parodi) L.1 partiva dalla balza inferiore , mentre L.2 ed L.3 si sviluppavano sopra la cengia superiore.
- ecco la mail di Anna:
..."Mentre chiodavo la via "Valtellina club" a circa 15 m. dalla base ho intravisto fra la vegetazione tre spit vecchi e più in alto a 25 m dalla base una sosta arrugginita. 
Ma di che via si tratta? Chiedo ad Alessio..,  …ah é la L.2 di IMAGINE che é sparita dalle guide recenti. 
Volevo farla risuscitare in qualche modo! Detto fatto. Alla ricerca di una nuova entrata notai a destra una erosione rossa. Mi sembrava che pulendo bene poteva andare. In piena estate mi misi al lavoro per 5 giorni a pulire e chiodare. Ne è uscito un bel tiro di 35m con sosta intermedia (vicino a quella originale) con Extension poco più difficile in alto. Siccome si tratta di un tiro quasi completamente nuovo ho dato il nome “Immaginazione" L1/L2 6a+/6b+"

La linea di "Prima fessurea"

> PRIMA FESSURA Via di tre tiri risalente al Novembre 1972 a Rocca di Corno SE (G.Benassi - G.Calcagno - A.Grillo - N.Tasso) L.1 5 - L.2 5.
..."Questa via l’ho richiodata completamente e pulita dalla vegetazione. Sosta nuova un po’ più a sinistra per evitare che si incastri nella fessura. Tiro unico di 35 m. con partenza (facoltativa) dal sentiero. PS. Gradazione severa, direi  piuttosto 5c."

Non possiamo che ringraziare Anna per la sua smisurata passione per Finale 
ed augurare a tutti una

BUONA SCALATA!

sabato 7 dicembre 2024

Gestione della mente e del corpo nella scalata by Raffa Cottalorda


Cosa ne pensate se avessi creato un corso compresso dove sono riuscita a mettere in attività e parole tutto il mio crescere nel mondo dell’arrampicata, grazie alle vie, alle sfide, alla fretta di andarmene, alla voce che mi boicotta, alla paura di volare, alla paura di chiudere una via, all’autoanalisi, al fidarmi di chi aveva più esperienza però al lasciare spazio alla mia intuizione, al mio ascoltare il corpo, al volermi prendere cura di me, e in tutto questo al volermi superare, non solo con il grado; sono le sfide grandi che fanno la differenza, il grado é solo un numero per essere riconosciuto dagli altri, ma alla fine di tutto la cosa più profonda e preziosa di tutte é darci a noi stessi il nostro riconoscimento, si riconoscerci, perché i giudici più severi siamo sempre noi!


I temi trattati sono:

1) allenamento mentale/motivazionale/energetico ;

2) come gestire le emozioni attraverso la coscienza e ascolto del corpo e varie tecniche usate in kinesiologia; meditazione di radicamento; respirazione; 

3) tattica, come gestire una via di arrampicata (un progetto) il meglio possibile, considerando tutti i fattori che non sono la preparazione fisica ( lavoro con la voce interna, motivazione, etc.) ; 

4) conoscenza e ascolto del corpo ( si faranno attività come yoga, Qi gong, stretching, automassaggio); 

5) come prendersi cura di se stessi prima e dopo l’arrampicata

6) come estrarre l’insegnamento di vita da ogni via e da ogni giornata di arrampicata 🫶🏼


BUONA LEZIONE A TUTTI!

lunedì 11 novembre 2024

RAGAZZE DI MONTAGNA si raccontano

Un evento da non perdere:

20 Novembre ore 20.30 
presso Auditorium Acquario di Genova


 RAGAZZE di MONTAGNA 

con ARIANNA TRICOMI (3 volte campionessa mondiale di Ski Freeride) e DEBORAH COMPAGNONI  (leggenda dello sci alpino che presenterà il suo libro una "Ragazza di Montagna", ed. Rizzoli).

Modera la serata Marcello Cominetti, alpinista.

Ingresso libero 

fino a esaurimento posti.


sabato 9 novembre 2024

FINALE - Una storia Estranea

Nella falesia di Montesordo c'è una linea bella e accattivante, chiodata nel lontano 1997 dai Finaleros Lorenzo Cavanna e Andrea Gallo, che da sempre si porta dietro la pesante etichetta di "impossibile" quindi evitata da molti.

Anna dopo la performance

Attualmente la via è divisa in due lunghezze, ma originariamente la via era nata in un unico tiro di 35 m., poi lo stesso Lorenzo, qualche anno fa, durante un restyling del settore superiore aveva aggiunto la sosta a metà via cercando di renderla più fruibile, visto che la parte superiore sembrava appunto impossibile.

La linea di Estranea

Anche così però la prima parte della via ha avuto veramente poche ripetizioni che si possono contare sulle dita di una mano.
Poi la scorsa primavera, i due svizzeri Anna Enrich e Mike Schwitter, che in quell'antro rosso hanno fatto parecchio lavoro trasformandolo in un bellissimo parco giochi, hanno messo mano anche alla linea di ESTRANEA, richiodando sia la prima che la seconda lunghezza, riposizionando qualche protezione che impediva alla corda di scorrere agevolmente.

1^ RP femminile

Ieri Anna, dopo alcuni tentativi è riuscita a fare la prima ripetizione femminile dell'intera via L.1 + L.2  proponendo il grado di 7c+.

Ma la storia non è finita qui perché, parlando con loro, sono venuto a conoscenza che nel 1999 Mike aveva fatto la FA della via, che allora era di un'unica lunghezza, proponendo anche lui lo stesso grado di 7c+.

La guida dove Mike aveva riportato la sua performance

Una vera storia Finalera, una storia Estranea!!!


Buona scalata a tutti!

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