venerdì 20 ottobre 2023

GRECIA - Kalymnos l’isola che non c’è più


Dopo sei anni siamo tornati sull’isola a cui siamo sempre stati affezionati fin dal lontano 2003. Ogni anno in autunno o in primavera eravamo lì, per perderci in quell’atmosfera senza tempo, dove tutto scorreva lentamente le notizie sulle falesie erano incerte e dovevi arrangiarti per trovarle su sentieri appena abbozzati con cespugli spinosi che ti graffiavano le gambe. 

L’impressionante Grande grotta costellata di enormi stalattiti mai viste, su cui si poteva arrampicare, i muri grigi di Odissey con tiri di 35 metri su in calcare perfetto. Dall’altra parte del golfo di Arginonta c’erano le calde falesie di Arhi e Ghost Chitken dove si scalava quando soffiava il vento freddo da NE in primavera. Le scorribande sui motorini per le strette e pietrose strade dell’isola schivando le capre che dormivano in mezzo alla strada. 


Le cene con i piatti tipici nelle semplici e spartane locande sparse per l'isola e gli studios trasandati dove non eri certo di trovare l'acqua calda per fare la doccia, ma comunque pieni di un fascino selvaggio. Una vacanza piena di libertà!

Oggi quell'atmosfera si è praticamente persa tra moderni negozi e ristoranti, dove caos e confusione alimentata da un sistema prettamente commerciale ha snaturato le bellezze dell'isola. Si va sempre in giro in motorino ma molti preferiscono affittare l'auto che poi non sanno dove parcheggiare se non im mezzo alla strada. Nei ristoranti trovi piatti elaborati ed i prezzi non sono più così economici, anche la maggior parte degli studios sono diventati sofisticati per non parlare dei resort.

I giorni passati sull'isola mi sono piaciuti, non fraintendetemi, ma non sono più riuscito a trovare quel sapore selvaggio che mi aveva catturato anni fa, la mia Kalymnos non c'è più!


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