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venerdì 8 luglio 2016

VALLÈE - Qualche giorno a Champo

Mercoledi pomeriggio della settimana scorsa siamo saliti a Champorcher, ospiti dei nostri amici Filippo e Cristina, lui bravissima Guida Alpina e lei proprietaria e gestore del bar Spirito di Vino a Laris sulle piste da sci.
Come sempre alla borgata Collin noi ci troviamo perfettamente a nostro agio, nella casa della nonna, lontano da tutto, intorno solo verde e niente confusione.
il primo giorno siamo stati a scalare alla falesia di Gettaz, era tanto tempo che non scalavo li, ma ricordavo che era una falesia fresca e all'ombra nel pomeriggio. Roccia eccellente e vie per tutti i gusti (No top climber).
Ci sulla bellissima fessura si "Sara" 6a+

Le altre giornate li abbiamo dedicate alle escursioni, siamo saliti al lago Miserin (2580 m.s.l.m.) partendo da Dondena, una bellissima camminata.
Il lago Miserin parzialmente ghiacciato

Ancora tanta neve dietro il lago

Dalla cima del "Truc de Lac"
Non eravamo mai stati al lago e ci è piaciuto molto trovarlo ancora in parte ghiacciato e le cime intorno ancora con molta neve. noi siamo poi saliti ancora al Truc de Lac (2700 m.s.l.m.) da dove si gode di un'ottima vista.

Il terzo giorno volevamo fare una passeggiata tranquilla anche perché il meteo non sembrava dalla nostra, Partendo da Outre l'Eve ci incamminiamo lungo la mulattiera della Valle della legna (vallée le l'Alleigne), il fitto bosco ed il cielo mezzo grigio non ci invogliano molto, ma dopo poco giungiamo al primo alpeggio di Ourty dove la valle si apre un poco, sulla destra sale un ripido sentiero che imbocchiamo un po' più motivati, saliamo ripidi tornanti che ci portano al ponte si San Nicola dove si entra in una immensa prateria, è l'alpe Vercoche (1800 m.s.l.m.) dove pascolano tranquille mucche e vitelli senza bisogno dei pastori, sembra di essere tornati indietro nel tempo in un ambiente severo e selvaggio ma che da una piacevole sensazione di pace, un pascolo fiorito, il torrente, la baita e intorno solo il profilo dei monti.

Il cielo cupo ci suggerisce di fermarci


La selvaggia Alpe de Vercoche

Ci fermiamo a mangiare contemplando il paesaggio mentre salgono le nebbie e scende qualche goccia. Dopo una mezz'ora esce nuovamente il sole e la Ci, che ha sbirciato su internet suggerisce di salire fino al lago ..."intanto è subito li dietro!", non è proprio così ci sono ancora 400 m. di dislivello, saliamo fino in fondo alla valle disseminata di sporadici larici e qui ci attende una bella e ripida pietraia che sembra un muro tosto, così è ma arriviamo finalmente al lago Vercoche (2216 m.s.l.m.) che fino all'ultimo istante si nasconde alla vista. Il tempo di bere un sorso d'acqua e comincia a piovere fitto, quindi infilato il telo si riparte in discesa. Scendiamo la valle velocemente e ci fermiamo ancora prima del ponte a mangiare una mela, ha smesso di piovere ma sale una fitta nebbia.
Arrivano le nebbie


















Dopo 6 ore da quando siamo partiti siamo nuovamente alla macchina.
Menomale che dovevamo fare solo due passi!!!

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