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sabato 23 agosto 2014

VALLÈE - Bec Raty e Dondena

Questa cappa perenne di umidità ci ha veramente rotto i cabasisi.
Quindi mercoledì sera carichiamo la macchina con l'attrezzatura da multi pitch, pronti a partire la mattina dopo alla volta della valle di Champorcher.
Abbiamo voglia di rivedere i nostri amici, Cristina, Filippo. la piccola Camilla e la bellissima valle di Champo che, da quando l'abbiamo scoperta, parecchi anni fa grazie ai nostri amici, ci è entrata nel profondo del cuore.
Ci accoglie una mattinata piena di sole ma con un'aria frizzante e nettamente fresca per la stagione (...ma vista l'estate ormai quasi conclusa e forse mai cominciata!).
La nostra metà è la "Via delle poiane" al Bec Raty .
La cresta sud del Bec Raty si staglia contro il cielo
Questa cima dal profilo accattivante, che si nota immediatamente appena si arriva in prossimità di Champorcher paese.
Saliamo per la strada di Dondena fin sotto lo spigolo del Becco come da relazione della via.
Arriviamo alla base alle 10:30 come da tabella di marcia, prepariamo veloci lo zaino e andiamo alla ricerca del sentiero di avvicinamento, troviamo l'ometto semidistrutto vicino alla presa d'acqua, il sentiero sono tracce appena visibili sul ghiaione a sinistra, noi preferiamo salire lungo la pietraia appena a desta per fcili scalini composta dalle grosse pietre, quasi in cima deviamo a sinistra per una cresta si detriti e siamo all'attacco sotto un grande colatoio/diedro (ometto alla base e la scritta "SOSTA" poco leggibile).
La roccia è serpentino blu, assai poco affidabile, ma questo lo sapevamo già.

La Ci sulla compatta placca della variante Resi
 Gli spit sono rari e la roccia non offre molto per integrare, saliamo veloci i primi due tiri, il secondo divertente. Al terzo e quarto tiro la roccia mista a terra, molte le pietre instabili, non facile individuare l'itinerario. Mi lascio tentare da un luccichio dritto sopra la sosta, quando ci arrivo trovo solo la parte filettata dello spit senza la piastrina, ci strozzo attorno un cordino ma la roccia sopra la protezione viene via a grossi pezzi, quindi retromarcia e provo a sinistra su balze e pietre instabili, quando finisce la corda (60 m.) non ho ancora messo protezioni e non trovo una sosta ne un punto buono dove farne una (...che bello!), allora pulisco un terrazzino spostando i detriti, mi piazzo bene e assicuro Cinzia a spalla (...evviva Tita Piaz!!!).
Laghetto sulla via del ritorno
Quando mi raggiunge sgrana gli occhi, ma si rende conto che non potevamo fare altro, passa in testa lei per i restanti 20 m. sempre su sfasciumi fino a raggiungere la sosta numero 5.
(mi accorgo poi che la via passava 6/7 m. a destra del famoso filetto senza spit, quindi per chi vuole ripetere la via serva da lezione la mia cazzata!).
Con il tiro successivo raggiungiamo una coppia di CAIni  ultrasessantenni, che si stanno divertendo un mondo e se la prendono con la dovuta calma, tra imprecazioni e risate.
Sopra di noi la compatta placca della variante Resi che i due evitano accuratamente, guardo la Ci che mi ha raggiunto e dico ..."noi tiriamo dritti così non dobbiamo aspettare".
Il serpentino qui è molto compatto e di colore giallo/arancio con una buona aderenza, spit mooolto distanziati impossibile integrare, ma arrampicata su placca spettacolare (5c/6a) 35 m., arrivo alla sosta fatta con un solo spit e maillon, integro con 2 nut e faccio salire la Ci.
di ritorno
Sosta per merenda sul cengione, intanto  lasciamo che i due Bacan (...chissà perché io mi vedo sempre giovane!?) giochino con gli ultimi 3 tiri, ed evitiamo così di prenderci qualche eventuale pietra in testa.
Anche gli ultimi tre tiri sono molto discontinui, con l'ultimo che va volutamente a cercare 5 m. difficili, i Bacan furbissimi l'hanno evitato sulla destra, ma noi fedeli alla linea ci giochiamo anche quello.
Arrivati in cima la Ci riceve i complimenti dai due piemontesi ..."brava signora! Qui è montagna né mica come nelle palestre!"
Foto di vetta
Ma quanto si sono divertiti quei due!
Anche se la via non ha niente di particolarmente bello, come invece la vicina "Verde Smeraldo" fatta 3 anni fa, impariamo dai saggi  Bacan che l'importante è divertirsi ed aver passato la giornata facendo quello che ci piace in mezzo ad un ambiente bellissimo.
La parete salita oggi
La sera grande grigliata e buoni bicchieri di vino a casa degli amici Fil, Cri e Cami.
Ieri mattina, saliamo alla piccola falesia di Dondena,
Filippo Laurora insegna
 dove Filippo, diventato da poco Guida Alpina, fa scuola a dei ragazzini che vogliono cominciare ad arrampicare, ma il suo programma molto vasto ed interessante lo trovate su https://www.facebook.com/guidaalpinafilippolaurora.

Filippo at work
In questa piccola ed assolata falesia a 2000 m. possono trovare pane per i loro denti anche tanti No Big.
Cristina

Camilla figlia di climbers, dorme anche su una corda.

Due bellissime giornate in un ambiente meraviglioso e un'ottima compagnia !!!







  

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