Pagine

lunedì 23 gennaio 2012

CONSIGLI - Nodi autobloccanti


Moschettone di sosta pericoloso
Ultimamente si stanno scoprendo sempre più soste di calata in cattive condizioni (catene arrugginite, moschettoni usurati,  ancoraggi ballerini - vedi articolo 1/1/2012), di seguito mi permetto di consigliare un metodo per evitare di spiaccicarsi a terra, argomento di discussione ieri in falesia, dopo aver trovato l'ennesima sosta ballerina.

Quando arrivate in sosta e notate che quest'ultima non vi ispira nessuna fiducia, prima di calarvi fate un nodo autobloccante sulla corda che viene dall'assicuratore, in questo modo in caso di rottura della sosta fate solo un volo pari alla distanza tra voi e l'ancoraggio sotto di voi (come quando si scala da primi).
Quando arrivate a terra sconsigliate a tutti di fare la via e segnalate il fatto sia sul posto che nei punti di raccolta.


Tratto da Petzl
La Petzl ha fatto il test con il Nodo Prusik
Tecniche testate su una caduta 
di 4 m con una massa di 80 kg,
utilizzando un cordino Prusik
da 7 mm e una corda singola da
9,7 mm.
Osservazioni:
• caduta arrestata,
• cordino e corda intatta.

E' QUINDI CONSIGLIABILE AVERE SEMPRE UN CORDINO DA 7 mm. NELLO ZAINO !!!







Nodo Machard
Nodo Machard

Si può eseguire in due modi: con una sola asola o con due asole di cordino.
Con un'asola blocca in modo ottimale in un'unica direzione, con due asole blocca nelle due direzioni.
Il numero delle spire deve variare a seconda del diametro della corda.
Più i diametri di corda e cordino sono simili maggiore dovrà essere il numero delle spire.


Nodo Prusik

E' il più classico dei nodi autobloccanti.
Nodo Prusik
Si esegue con uno spezzone di cordino di diametro compreso tra 5 e 7 mm. come un comune "nodo a strozzo", avvolgendolo due o più volte attorno alla corda prima di stringerlo.
Si consiglia di evitare un elevato numero di giri per non avere un bloccaggio eccessivo del nodo sotto carico.
Può essere costruito anche con un cordino semplice, con la possibilità di aumentare il numero delle spire nella parte inferiore del nodo, per migliorare la tenuta verso il basso.
Durante la costruzione del nodo si deve controllare che i giri sulla corda non si accavallino, ciò comprometterebbe la tenuta del nodo stesso.
Il Prusik è autobloccante in tutte le direzioni.




Nessun commento:

Posta un commento